CITAZIONE (Motormeth @ 25/8/2012, 00:13)
Ci avevo pensato anche io, poi mi sono venuti in mente i Rolling Stones. Loro hanno sempre fatto uso di droghe pesanti però di ottimissima qualità e non hanno avuto problemi veramente pesanti. Non hai tutti i torti lo stesso. Non capisco il problema dei coffeeshop, forse intendi il fatto che la mafia riuscirebbe con qualche magheggio a controllarli.
no, intendo che in Italia le regole si fanno e poi non le si applicano mai, e va tutto in vacca già così, se ci fossero anche meno controlli di quelli che ci sono già, e non parlo solo di questo specifico campo, si finisce tutto in un marasma anarchico in cui tutti dan merda a tutti. Siamo un paese in cui si criticano i politici e poi quando l'imbianchino ti dice che con la fattura son 50 euro in più gli diciamo "in culo la fattura". Vuoi che non riusciremmo a far casini con le droghe?
CITAZIONE
Scusami ma questa volta, se mi permetti, ti do torto. Spiego la mia posizione: l'alcool solo in Italia fa 20.000 morti ogni anno. E' forse colpa dello stato che lo vende? No, è colpa della gente che, pienamente in grado di intendere e di volere, decide di bere tutti i giorni fino a farsi venire una cirrosi epatica. Se l'alcool fosse trattato alla stregua delle droghe (perché in realtà quello è) e proibito, pensi che la situazione sarebbe diversa? Io non credo. Credo che, come in america negli anni 20, la gente berrebbe allo stesso modo ma con l'unica differenza che consumerebbe alcool di distillerie illegali, gestite dalla mafia, e un prodotto di dubbia qualità;
nessun controllo sulla produzione, nessuna norma di sicurezza, niente di niente.
Oggi con l'eroina, la cocaina e tutta la merda peggiore che ti può venire in mente, la situazione è esattamente la stessa.
Lo stato Italiano non tutela nessuno con le sue leggi contro le droghe, semplicemente esercita puro menefreghismo e, come dici tu, non si sporca le mani per tutti i morti che ogni anno ci sono sul tavolo.
Io non pretendo che si faccia un passo del genere nè me lo auspico, siamo in un paese che è ancora mentalmente incatenato da secoli di dominazione cattolica, un paese dove ancora si discute di razzismo e di matrimonio gay, un paese che, a livello di mentalità, andrebbe sdradicato e ricostruito da capo.
Io ho spiegato che secondo me è da matti rendere poco rischioso l'utilizzo di sostanze (droghe pesanti e pesantissime) che possono uccidere anche con una sola assunzione e che sono provatamente letali per l'organismo anche in piccole dosi. Certo, se ci fossero controlli statali sulla filiera della coca ti arriverebbe in mano roba pulita, però poi ci muori lo stesso, non è che se ti fai di coca pura allora questa non ha effetto, o ne ha minore. Quindi il miglioramento che si avrebbe da una politica, dico "liberale" anche se il termine è sbagliato, sarebbe troppo poco significante rispetto all'aggravio che ne subirebbe lo Stato, perché poi, oltre che al lavoro di contenimento del fenomeno si troverebbe a produrne, commercializzare e regolare.
L'alcol poi è certamente una piaga sociale, però prima di tutto non è letale quanto le droghe pesanti (io mi riferisco sempre e solo a droghe pesanti, non a marijuana ecc.) e quindi, come piaga va combattuta, ma tenendo ben presente che se l'uso viene regolato nel modo giusto non da problemi particolari e, secondariamente, è un elemento fondativo della cultura occidentale prima e mondiale poi, bisogna riconoscerlo, per dirne una: uno dei primi temi che compaiono nella letteratura greca è la celebrazione del vino, quindi cancellarlo dalla nostra cultura è ormai impossibile.
Lo stesso non vale per coca e similia, sono mali che se uno se li vuole cercare dev'essere secondo me giustamente perseguito da chi di dovere, perché a me non frega un cazzo se tiri coca, ma se ti beccano son contento che ti facciano il culo, perché sei un pirla; non ha motivi lo Stato di dare accessi facilitati a questo tipo di sostanze [poi tu mi puoi dire, èh ma i farmaci così e cosà, ok, ma per i farmaci devi avere prescrizione del medico, che si prende la responsabilità di somministrartelo, quindi se fa una stronzata paga anche lui (in un paese normale che non sia l'Italia)] perché comunque io credo che non ne caverebbe un ragno dal buco dall'assumersi la responsabilità della produzione e commercio, anzi, si creerebbe solo problemi maggiori, dato il fatto che comunque bisognerebbe investirci dei gran soldi e il ritorno probabilmente non sarebbe quello sperato, perché io non ce li vedo i drogati entrare in tabaccheria a chiedere grammi di roba esponendosi alla pubblica disapprovazione, perché grazie a Dio c'è ancora chi vedendo un drogato non pensa di aver a che fare con un genio ma con un coglione.
Poi ripeto che mi riferisco a cose più pesanti della cannetta dei 14enni.
E non voglio metterla sul personale, mi scuso per i termini pirla e coglione che non sono i più lusinghieri, solo che trovo certe cose inconcepibili.